Cosa si sono trovati di fronte i pionieri quando hanno iniziato ad esplorare quell’immenso continente che è il Nord America?
Credo che oggi sia piuttosto difficile immaginare un mondo selvaggio e sconfinato, dove l’umanità era quasi del tutto assente, ma per fortuna ci sono i quadri di Frederic Edwin Church che possono venirci in aiuto.
Quindi preparatevi, perché oggi parleremo di Romanticismo, di squisita pittura e di grandi viaggi, con l’aiuto delle opere di questo grande artista statunitense. Ma per iniziare, partiamo sempre dalla sua vita, che secondo me è stata particolarmente interessante e strettamente connessa all’attività pittorica, vista come una missione più che una professione.
Chi era Frederic Edwin Church (1826-1900)? Breve biografia
Di famiglia benestante, Frederic Edwin Church nasce nel Connecticut e si dedica all’arte sin da giovane. A diciotto anni diventa poi allievo di Thomas Cole, il fondatore della Scuola dell’Hudson River (se non ricordate di cosa sto parlando, vi consiglio questo post: Thomas Cole e gli altri:una grande storia che ha inizio nei meandri dell’Hudson River).
Vive a New York, dove inizia a riscontrare una certa fama, ma ogni anno viaggia dalla primavera sino all’autunno in giro per il Nord America, spesso a piedi, disegnando ciò che vede, così da trasformare i panorami in dipinti durante l’inverno. Nel 1853 e nel 1857 si spinge fino in America del Sud, grazie al finanziamento di un imprenditore che vuole sfruttare i suoi quadri per stimolare l’interesse degli investitori nelle sue aziende sudamericane.
Nel 1860 Church si sposa e gradualmente si stabilizza, arrivando a vivere sedentariamente vicino ad Hudson, New York. Nel 1867 compie un ultimo grande viaggio, in cui visita l’Europa e il Medio Oriente, che diventano una sua nuova fonte di ispirazione.
Nel corso degli anni la sua produzione pittorica diminuisce costantemente, sino ad arrestarsi completamente nel 1877, a causa dell’artrite reumatoide che lo affligge.
Il Nord America nei quadri di F. E. Church

Come anticipato nella sua biografia, Frederic Edwin Church è un artista errante, un esploratore che in primavera sente il richiamo della natura e parte per un lungo viaggio, alla ricerca di soggetti da disegnare e da trasformare in quadri nel lungo inverno successivo.
Questo grande pittore ci mostra dunque tutto ciò che i pionieri hanno probabilmente avuto davanti agli occhi, traducendolo in chiave romantica e raccontandoci i grandi spazi vuoti che lasciano la natura come unica protagonista, un mondo vasto e disabitato che noi Europei difficilmente immaginiamo.
Per lui, tutto ha inizio nella Valle del fiume Hudson (luogo simbolico per tutta una generazione di artisti americani di cui ho parlato qui), dove inizia a dedicarsi ai grandi paesaggi selvaggi che stanno iniziando a lasciare spazio alla civiltà, così da immortalarli prima che scompaiano. Da qui, si avventura sino a superare le Cascate del Niagara, la cui riproduzione origina minuziosi e monumentali capolavori, scoprendo porzioni sempre maggiori di territorio.
Come traspare nelle sue opere, la sua visione del mondo possiede qualcosa di spirituale ed armonico, una sorta di idea di unità nella natura che prende ispirazione dal pensiero di un esploratore e scienziato tedesco, Alexander von Humboldt, e che negli anni perde forza, anche in concomitanza con la diffusione del darwinismo.
In ogni caso credo che le opere qui di seguito descrivano benissimo la visione di Frederic Edwin Church del nuovo mondo.
Il Sud America nei quadri di F. E. Church
Dopo l’America del Nord, è il momento di spingersi a sud, dalle parti delle Ande, dove Frederic Edwin Church è stato due volte, regalandoci grandi quadri di paesaggi davvero stupendi.
Tra le opere che trovate di seguito, vi invito a soffermarvi sulla prima, Cuore delle Ande, perché ha goduto di una grandissima fama sin dalla sua prima esposizione a New York, tanto da essere venduto ad un prezzo che al tempo ha superato ogni altra opera d’arte americana.
Un salto in Medio Oriente con le opere di F. E. Church
Infine, per chiudere in bellezza, vi propongo un ultimo viaggio virtuale al seguito di Frederic Edwin Church, che ci porta sino a Petra, in Giordania, e in Siria.
Non trovate anche voi che queste luci mediorientali siano stupende?
Non so voi, ma io trovo davvero belli e interessanti questi paesaggi romantici di Frederic Edwin Church. In generale, forse saprete che sono una grande appassionata di arte americana dell’Ottocento e del Novecento, così oggi concludo con un bell’elenco di miei articoli scritti su questo tema, sperando che possano saziare una vostra eventuale curiosità:
- Tra pionieri, anni ruggenti e grande depressione: gli USA oltre la linea d’ombra
- Thomas Cole e gli altri: una grande storia che ha inizio nei meandri dell’Hudson River
- Il trionfo delle metropoli: la metamorfosi americana secondo O’Keeffe, Sheeler e Demuth
- Tre motivi che rendono Edward Hopper un grande artista
- Edward Hopper e George Bellows: le luci e le ombre degli Stati Uniti
- Cape Cod: il luogo dove i quadri di Hopper diventano realtà
- Perché dopo il 1945 l’arte abbandona l’Europa?
- Andy Warhol e Keith Haring: due volti dell’arte americana
- New York City: 5 luoghi imperdibili per un appassionato d’arte