Oggi esordisco con questa domanda complessa ma affascinante (o almeno spero), un interrogativo che mi è rimasto in testa durante tutte le ultime tre settimane.
Sono assolutamente convinta che si possa risalire ad un momento, vago o preciso che sia, in cui la cultura americana prende una sua deriva caratteristica, facendosi timidamente forza ed arrivando finalmente a scostarsi da quelli che sono i binari dettati dalla vecchia Europa, fulcro fino alla metà del Novecento di tutta la cultura mondiale.
Esistono poi luoghi dove la storia sembra impazzire, punti precisi nello spazio e nel tempo in cui gli eventi si susseguono e le menti geniali hanno il loro spazio, divorandosi tutto quello che c’è intorno. Per fare un grande esempio, avete presente Firenze nel Rinascimento, la piccola città che in qualche decennio riesce a stravolgere completamente il destino della pittura?
Ecco, io credo che anche la ricerca dell’origine dell’arte e dell’architettura americana conduca in due luoghi precisi, due città con una grandissima personalità ed un fascino innegabile.
Come forse saprete (se avete seguito il blog), negli scorsi tempi sono riuscita a esplorare un pezzetto di Stati Uniti, e più precisamente quella porzione che forse è la più cruciale dal punto di vista storico, artistico e architettonico, senza nulla togliere a tutto il resto che ancora non ho potuto vedere.

Mi riferisco a tre settimane tra Chicago, New York e tutta l’immensità che si trova in mezzo, alla ricerca di meraviglie naturali e di tracce che mi raccontassero qualcosa in più sullo sviluppo dell’arte e dell’architettura americana.
Ho visto incredibili musei, vere e proprie città nella città, palazzi, paesaggi ispiratori e capolavori a livello mondiale.
Tutti questi stimoli mi hanno portato ad approfondire quel tema affascinante che è lo sviluppo dell’arte americana, una ricerca che ha condotto ad una serie di post tematici che vi consiglio e che trovate qui di seguito:
- Una grande storia che ha inizio nei meandri dell’Hudson River
- Il trionfo delle metropoli: la metamorfosi americana secondo O’Keeffe, Sheeler e Demuth
- Tre motivi che rendono Edward Hopper un grande artista
- Cape Cod: il luogo dove i quadri di Hopper diventano realtà
- Frank Lloyd Wright: 5 opere per amare il più grande architetto americano
- New York City: 5 luoghi imperdibili per un appassionato d’arte
- Perché nelle città ad un certo punto sono spuntati i grattacieli?
- La nuova sede del Chicago Tribune: storia di un concorso da 50.000 dollari