Da New York a Miami: 50 sfumature di Art Déco

Art Déco District, Miami

Se dovessi definire l’Art Déco, inizierei dicendo che, soprattutto per quanto riguarda l’architettura e l’arredamento, può essere vista come un’evoluzione dell’Art Nouveau, o se preferite del liberty, ovvero lo stile floreale che segna il passaggio tra Ottocento e Novecento, una sorta di cerniera tra tradizione e modernità. (Per rinfrescare la memoria sull’Art Nouveau, cliccate qui!)

Cambiano nuovamente i modelli: se ad inizio Novecento l’ispirazione si cerca nel mondo naturale, vegetale e marino, con l’Art Déco le linee morbide e curve vengono stilizzate al punto di arrivare ad esprimere la più pura geometria. C’è da dire che nel frattempo è successo di tutto e anche nel mondo dell’arte si sta compiendo una rivoluzione senza precedenti.

In effetti quello che secondo me rende così sfaccettato questo movimento è proprio l’influenza delle svariate Avanguardie (tra tutte citerei cubismo, astrattismo e neoplasticismo), unita in certi casi alle derive propagandistiche ed espressive dei regimi totalitari.

Per enfatizzare maggiormente tutte queste differenze, oggi vorrei mostrare due esempi statunitensi che, pur ponendosi agli antipodi, mostrano l’evoluzione americana di questo movimento.

New York: sofisticata ed elegante

La Manhattan degli anni Venti è lo specchio di un mondo modernissimo, ricco, smodato e appariscente, che sotto l’aspetto patinato nasconde però grandi squilibri sociali, politici ed economici, scheletri nell’armadio che salteranno violentemente fuori con la crisi del ’29.

I monumenti simbolo di quest’illusione di grandezza sono i grattacieli che in questo periodo riescono ad elevarsi sempre di più, grazie all’ardita sperimentazione sui nuovi materiali. E tra loro sono principalmente due quelli che ancora oggi continuano a caratterizzare New York e il suo skyline unico al mondo.

L’Empire State Building


 

Il Chrysler Building


 

Ho scelto di inserire anche le immagini di alcuni arredi per mostrare la ricchezza dei dettagli, un’opulenza che sposa la modernità dei nuovi materiali. Per non parlare del font che andava di moda, che vi confesso che mi piace abbastanza.

Miami: colore e allegria

Hotels on Ocean Drive in the Art Deco District of South Miami Beach in Miami, Florida, USA
Hotels on Ocean Drive in the Art Deco District of South Miami Beach in Miami, Florida, USA

Forse non tutti sanno che in realtà il luogo del mondo in cui si ha una maggiore concentrazione di edifici Art Déco è un quartiere di Miami in Florida, che per l’appunto si chiama Art Déco District.

Si tratta di un’interpretazione assolutamente particolare ed unica di questo movimento, che lascia perdere tutta la sofisticata ricercatezza e diventa originale, colorato ed appetibile, visto lo scopo di attirare i turisti e gli amanti della bella vita.

Qui diventa il lessico privilegiato per i luoghi del piacere, rivestendo teatri, hotel e ristoranti e assumendo una propria identità leggera e spensierata.

 

Eppure sempre di Art Déco stiamo parlando, non devono trarre in inganno le geometrie diverse oppure i materiali differenti.

Che dire, se non che spero proprio di avervi incuriosito e che da adesso cercherete anche voi delle tracce di questo lessico nelle nostre belle città italiane, perché non bisogna credere che da noi non sia arrivato.

A proposito, conoscete i caratteri che ha assunto l’Art Déco in Italia? Se vi interessa, sappiate che ne parlerò prossimamente. 😉