A giorni comincerà ufficialmente l’estate – qui al Nord la stiamo ancora aspettando, al Sud è già iniziata da un bel po’ (io sono da poco stata in Sicilia ed è un altro mondo rispetto al Piemonte 😭) – comunque sia, ecco a voi cinque haiku giapponesi che riguardano i diversi aspetti di questa stagione.
1. Ishida Hakyō
Frinir di cicale stamani –
tornano a me
tutti gli amori
e odî
–
Traduzione di Irene Iarocci
Forse uno dei simboli più immediati dell’estate sono proprio le cicale col loro frinire. Se penso ad un prato in estate, insieme alla incredibile lunghezza che i pomeriggi hanno solo quando si è bambini la prima cosa che mi viene in mente è proprio il suono delle cavallette e delle cicale.
In questo haiku mi piace immaginare il poeta che si riposa in un prato, si distrae e gli tornano alla mente, improvvisi, i ricordi degli amori e degli odî passati, moltitudine numerosa come le cicale che friniscono nei campi e, come loro, frastornante.
2. Takarai Kikaku
Una fila di zanzare in volo
forma un fluttuante ponte di sogni.
–
Traduzione di Irene Starace
Ci vuole davvero un occhio speciale per trovare la bellezza e la poesia anche nelle zanzare 😉
3. Murakami Kijō
Tuoni.
Il gatto ritorna
al suo rifugio d’erba.
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Traduzione di Irene Starace
Sarà il mio amore per i gatti, sarà che l’altro giorno è scoppiato all’improvviso un temporale fortissimo e dalla finestra ho visto un gatto sfrecciare come un matto tra i campi per andare a cercare riparo dalla grandine, ma questo haiku secondo me funziona particolarmente bene, bastano poche parole ad evocare un’intera scena.
4. Katō Gyōdai
Tra i fiori che si scuriscono
la bianca peonia
cattura la luna
–
Traduzione di Elena Dal Pra
Questo haiku è molto delicato, forse per la presenza del fiore (per i giapponesi i fiori rimandano più spesso alla primavera, ma la peonia è un fiore estivo; qualche haiku sui fiori lo trovate qui). Il contrasto tra il mondo che si scurisce al calar della sera e la peonia bianca che brilla illuminata dalla luna è molto efficace: la peonia, nel suo splendore, sembra catturare persino la luce lunare.
5. Murakami Kijō
I girini
saltano nell’acqua,
come se fossero sparati.
–
Traduzione di Irene Starace
Gli animali sono spesso tra i grandi protagonisti degli haiku, anche se la scelta dei girini è parecchio insolita, sebbene, a mio parere, carinissima: l’idea che emerge è quella di una giornata estiva, in cui magari il mondo si muove un po’ a rilento per il caldo, mentre i girini saltellano in uno stagno con la loro vitalità irrefrenabile.
Dopo questa lettura, non ci resta che augurare a tutti un buon inizio di estate ☀️🌾🌿🌺
