Con l’estate che si avvicina sto iniziando a sentire fortissimo il richiamo del mare, ma siccome manca ancora un po’ di tempo alle vacanze ogni tanto mi piace andare a rivedere un po’ di foto di vecchi viaggi.
Sin da quando ero piccola io subisco molto sia il fascino dell’archeologia, sia quello delle isole, quindi quale posto migliore della Grecia per combinare le due cose? In tema viaggio e anima dei luoghi, per me uno dei posti più belli in assoluto della Grecia è l’isola di Creta, che offre sia paesaggi e spiagge mozzafiato, sia siti archeologici e molti reperti dell’antica ed interessantissima civiltà minoica.
Se ci capitate, il mio consiglio è di affittare una macchina, anche solo per qualche giorno: l’isola è grande e vale la pena di esplorarla un po’. C’è anche una rete di trasporti pubblici, ma non è proprio comodissima, la macchina è sicuramente più pratica e consente di muoversi ai propri ritmi.
Io ho avuto modo di fare il giro completo dell’isola, visitando praticamente tutti i siti archeologici e moltissime spiagge: le attrazioni sono davvero tante, ma di seguito vi propongo un itinerario (concentrato nella parte ovest e fattibile anche in una sola settimana) che comprende le mie preferite in assoluto – ovviamente è molto soggettivo, ma se dovessi dire quali sono secondo me le cose più belle da vedere a Creta sceglierei queste.
1. I siti archeologici
L’aspetto più peculiare e interessante di Creta sono sicuramente i siti archeologici minoici e una delle destinazioni più frequentate è il sito di Cnosso.
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Cnosso
Il palazzo di Cnosso comprendeva in realtà tutta una serie di edifici che occupavano una superficie estesissima e vi si svolgevano attività di tipo amministrativo, politico e religioso. Fu costruito ed abitato negli anni tra il 2000 e il 1550 a.C. circa, ma sorgeva su un sito molto più antico, di epoca neolitica. Le architetture erano molto complesse, gli edifici avevano più piani, scalinate, colonnati, pozzi e cortili.
Evans, l’archeologo che si occupò degli scavi a Cnosso, da bravo figlio di tempi in cui il restauro era un mezzo e non un fine prese il compito della ricostruzione in modo molto sportivo, ricreando con una certa fantasia e con abbondante uso di cemento armato intere strutture architettoniche, ma non si può negare che il risultato finale sia sbalorditivo.
Ci sono alcune riproduzioni di affreschi e le colonne sono state ridipinte e in parte ricostruite, col risultato che sarà anche un falso storico, ma ha il suo fascino: guardate ad esempio, nella foto sotto, un famoso affresco che riproduce un toro, animale che ricopriva un ruolo fondamentale nella civiltà minoica.

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Festo
Sarà per la bellissima visuale sul monte Ida, dove secondo il mito nacque Zeus, ma io ho trovato il sito di Festo bellissimo. Anche qui è possibile girovagare tra i resti di un antico complesso palaziale, reso ancora più bello dal contesto naturale in cui è immerso.
2. Le spiagge
Con tutto il mio amore per l’archeologia, che mi spinge a delle levatacce che in nessuna altra occasione farei – io adoro dormire ma adoro ancora di più arrivare per prima nei posti, con la luce bellissima del mattino e pochi turisti in giro – ogni tanto ci vuole anche un po’ di riposo, e Creta offre delle spiagge meravigliose dove rilassarsi e, se come me siete un po’ pagani, rendere grazie a Poseidone.
Devo dire che ne ho viste molte, ma le mie preferite sono state queste quattro, la cui posizione trovate segnalata sulla carta a inizio pagine.
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Balos
Comincio da quella che è stata la mia preferita in assoluto: si tratta di una laguna, dove si trova una sottile striscia di sabbia che unisce un promontorio roccioso alla terraferma. Arrivando dal parcheggio si gode da una vista dall’alto che è spettacolare.
Info tecnica: quando ci sono andata c’era un po’ di confusione perché online si trovavano recensioni pessime sulla strada per arrivarci e consigliavano di andare in barca.
A me però non andava di dipendere dagli orari di un traghetto, tanto più che si trovavano solo viaggi organizzati, quindi abbiamo provato ad andarci in macchina e siamo arrivati senza problemi. Avevamo affittato una macchina normale, non un fuoristrada, la strada era sterrata, ma andando piano si percorreva benissimo e c’erano anche delle carinissime capre e un panorama stupendo. Da Chania ci vuole un’oretta, partendo presto si può arrivare prima che si riempia di turisti.
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Preveli
La spiaggia di Preveli sorge esattamente sulla foce di un fiumicello, è una lingua di sabbia e ciottoli che da una parte ha acqua dolce e dall’altra acqua salata. Inoltre si trova in una al fondo di una piccola valle che ha un microclima particolare ed è piena di palme. Soprattutto dall’alto – per arrivarsi bisogna fare una scalinata un po’ lunga – la vista è bellissima.
Come mio solito, io ci ero andata prestissimo e quando ci sono arrivata non c’era quasi anima viva, ma in compenso era pieno di oche – due di queste al nostro arrivo hanno iniziato a starnazzare e sbattere le ali in modo carinissimo, cosa che io inizialmente, tutta allegra, ho preso come un segno di Zeus, anche se poi hanno iniziato a rincorrerci in modo molto minaccioso. Pericoli pennuti a parte, si tratta di un posto bellissimo, anche se naturalmente molto frequentato.
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Elafonissi
Questa bellissima spiaggia è una delle migliori di Creta. Si tratta di una enorme laguna, con una distesa di acqua al ginocchio da attraversare per arrivare alla spiaggia vera e propria e una splendida sabbia rosa.
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Seitan Limania
Questa è la meno imperdibile, anche perché è piccola e dopo un po’ di tempo ha iniziato ad arrivare gente e ad affollarsi, però a me è piaciuta molto.

3. Città
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Rethimno
A mio parere, la più carina tra le cittadine di Creta è Rethimno, dove si trovano un graziosissimo porto e un centro storico con da edifici di chiara influenza veneziana, risalenti al periodo in cui l’isola era sotto il dominio di Venezia.
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Heraklion
Più che la città in sé, che è comunque carina, la vera ragione per visitare Heraklion è, secondo me, il Museo archeologico. Io ci sono tornata due volte perché mi è piaciuto tantissimo, ma anche per i non appassionati si tratta di un museo interessantissimo, con ottime spiegazioni e reperti incredibili.
La cosa più d’impatto sono forse gli affreschi, alcuni dei quali sono stati anche pesantemente restaurati, ma in modo quanto più affidabile possibile dato il loro stato di conservazione. Io trovo che quelli incentrati su motivi vegetali siano di una raffinatezza incredibile e anche tutt’altro che fuori moda… non so voi, ma io uno in casa me lo metterei volentieri 😉 Magari quello col toro un po’ meno, ma se pensiamo che sono disegni vecchi di più di 3500 è pazzesco!
In realtà l’affresco più famoso di tutti è quello che riguarda una scena sportiva – anche se il concetto di sport dei minoici era ben più elastico del nostro, trattandosi di una popolazione alquanto spericolata. Basta pensare che un’attività molto popolare tra i giovani e le giovani (per quel che ne sappiamo, era una società con poca disparità tra i sessi) cretesi era il salto del toro – letteralmente. Si possono vedere due donne, una davanti che afferra le corna del toro, in procinto di saltare, e una dietro, che ha già compiuto il salto, mentre un uomo è ritratto nell’atto di fare un’acrobazia sulla schiena dell’animale.
Che i cretesi fossero grandi amanti del brivido lo si vede anche dal fatto che l’altro sport di cui abbiamo testimonianza, oltre alla tauromachia – la battaglia contro il toro – consisteva nel fare il ponte su una spada acuminata, come dimostra il decoro che decorava l’elsa di una delle spade ritrovate sull’isola (siccome non è facile distinguerlo, c’è a fianco una riproduzione disegnata sia dell’elsa sia di come doveva essere questo assurdo sport).
Come se non bastasse, uno dei simboli più importanti della civiltà minoica era l’ascia a due facce, anche detta ascia bipenne, che sicuramente aveva un ruolo cultuale molto importante. La si usava nei sacrifici, ma il fatto che presentasse una lama su entrambi i lati è un motivo ornamentale. Se ne trovano varie ricostruzioni, quelle che vedete sotto – a parte la luce violetta, era in una zona illuminata in modo strano – sono sempre al Museo di Heraklion e aiutano a rendersi conto della dimensione di alcuni di questi oggetti.
4. Il paesaggio
Un ulteriore vantaggio dello spostarsi in macchina sono i magnifici paesaggi che si vedono scorrere dal finestrino. L’isola è davvero bella e varia, l’interno è montuoso e le coste sono molto scenografiche.
Vi lascio con una breve galleria panoramica 🙂