‘Avverso al mondo, avversi a me gli eventi’: Foscolo era un po’ un punk ante litteram (e noi lo amiamo)

Può un poeta ritrarsi a parole con la stessa immediatezza con cui un pittore si dipinge sulla tela?

Come forse avrete notato, ultimamente da queste parti ci siamo un po’ concentrate sugli autoritratti, argomento tipicamente legato alla storia dell’arte. Nonostante siano meno noti, esistono però anche degli autoritratti in poesia, come quello che vi propongo oggi.

Una delle personalità più affascinanti dell’intera letteratura italiana è quella di Ugo Foscolo (Zante, 1778 – Turnham Green, 1827), il quale ebbe una vita molto avventurosa ed inquieta, piena di viaggi, di fughe e di relazioni per la maggior parte adulterine, che lo porterà a morire in Inghilterra all’età di 50 anni, in condizione di grave povertà e assistito solamente dalla figlia.

Un autoritratto con una descrizione vividissima del suo carattere e dei tormenti del suo animo ci viene fornita dallo stesso Foscolo in un sonetto che trovate di seguito (in grigio, tra una riga e l’altra, c’è la parafrasi verso per verso).

Ugo Foscolo – Sonetto VII

Ho la fronte segnata dalle rughe,  gli occhi infossati e attenti
Solcata ho la fronte, occhi incavati intenti,
Capelli rossi, guance scavate, aspetto intrepido
Crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,
Labbra rosso acceso e carnose, e denti bianchi,
Labbro tumido acceso, e tersi denti,
Capo chino, bel collo e petto largo;
Capo chino, bel collo e largo petto;
Membra proporzionate; modo di vestire semplice ma raffinato;
Giuste membra; vestir semplice eletto;
Veloci i passi, i pensieri, il modo di fare e il modo di parlare;
Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;
Sobrio, compassionevole, leale, generoso, diretto;
Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;
Ostile al mondo, e ostili gli eventi a me;
Avverso al mondo, avversi a me gli eventi:
A volte coraggioso a parole, spesso nelle azioni;
Talor di lingua, e spesso di man prode;
Triste la maggior parte dei giorni, sempre pensieroso,
Mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,
Pronto, iracondo, inquieto, tenace:
Pronto, iracondo, inquieto, tenace:
Ricco di vizi e di virtù, lodo
Di vizj ricco e di virtù, do lode
La ragione, ma vado dove piace al cuore:
Alla ragion, ma corro ove al cor piace:
Solo la morte mi darà fama e riposo.
Morte sola mi darà fama e riposo.

Io trovo che la prima parte, in cui Foscolo si descrive fisicamente, sia un po’ meno interessante; il sonetto inizia a piacermi di più a partire dal verso 6, che trovo bellissimo:

Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti

In poche parole tratteggia infatti tutto un modo di essere: la velocità fa parte di lui, sia all’esterno sia all’interno, con una intensissima corrispondenza tra la velocità dei passi e quella dei pensieri. È però a partire dal verso 8 che entriamo nel vivo della descrizione:

Avverso al mondo, avversi a me gli eventi

L’idea della guerra contro un mondo che fa guerra a lui è pienamente rappresentativa dell’atteggiamento di Foscolo nei confronti della vita, atteggiamento che deriva dal titanismo, in primo luogo rappresentato da Alfieri (che ha scritto anche lui un sonetto con un autoritratto, che Foscolo ha sicuramente presente), e che anticipa una tendenza del Romanticismo.

Molto significativo è anche il contrasto espresso ai versi 12-13:

do lode / Alla ragion, ma corro ove al cuor piace

Il contrasto tra cuore e ragione è una costante nella letteratura, a partire da quella classica, e Foscolo lo fa proprio dando un ulteriore tocco di irrequietezza alla propria rappresentazione.

Foscolo si descrive quindi come un uomo ricco di pregi e di difetti, ardito e tendenzialmente triste, con un’anima tormentata e inquieta, a cui solo la morte e la fama daranno riposo: in vita per lui non c’è posto per la tranquillità – ha da fare guerra con il mondo, a cui è ostile come lo sono stati gli eventi con lui – ma la potrà trovare nella morte, che anche in altre poesie (una tra tutte il famosissimo sonetto Alla sera) è vista come l’unica possibilità di raggiungere la pace.

François Xavier Pascal Fabre, Ritratto di Ugo Foscolo (seconda versione)
François Xavier Pascal Fabre, Ritratto di Ugo Foscolo (seconda versione)