l’Art nouveau a Riga: quattro edifici di Michail Ėjzenštejn da scoprire

L’Art Nouveau, o Liberty se preferite, è un lessico architettonico unico nella storia: diffuso un po’ dappertutto nel mondo, seppure con declinazioni diverse, rappresenta ovunque il delicato passaggio tra il gusto classico, fatto di archi, capitelli e geometrie, e quello contemporaneo, più libero e concentrato sulle linee e sui volumi. Allo stesso tempo, stiamo parlando di un movimento che ha avuto una vita piuttosto breve: trionfa a partire dal 1900 e nel 1914 la prima guerra mondiale spazza via queste velleità architettoniche, lasciando lo spazio a quello che sarà il Movimento moderno.

Così, in molte città rimane una fase marginale, caratterizzata da pochi edifici inglobati da un tessuto più moderno. Tutto questo non succede a Riga: l’impressione che si ha camminando per la capitale della Lettonia è che qui il tempo sia trascorso più lentamente, permettendo all’Art Nouveau di permeare il centro storico e soprattutto di caratterizzare decisamente i quartieri ottocenteschi che circondano il nucleo più antico.

Non stiamo parlando del Jugendstil di Vienna, questo va precisato, ma di una rivisitazione liberamente interpretata e caratteristica di Riga, che diventa quindi una città unica e interessantissima, dotata di un grande fascino.

La declinazione che il Liberty assume qui deriva in gran parte dall’estro dell’architetto (e ingegnere civile) più importante della città in questo periodo, Michail Ėjzenštejn (1867-1920).

Michail Ėjzenštejn a Riga: un trionfo Art Nouveau

Michail Ėjzenštejn_Alberta iela 8-4
Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 8, Riga

Come si trova precisato nelle guide turistiche, Riga è la città con la maggiore concentrazione di edifici Art Nouveau al mondo: basta girare con il naso per aria e si rimane colpiti da un susseguirsi di dettagli inconfondibili, come motivi floreali, bassorilievi con volti di donne, leoni e ghirlande d’alloro.

Se però vogliamo scoprire quali sono gli esiti più rappresentativi di questa fase costruttiva così florida, dobbiamo andare a cercare i capolavori di Michail Ėjzenštejn, un architetto che ha progettato qui circa venti edifici, tra cui i più conosciuti e interessanti della città. Si tratta di un uomo colto che ha visitato Parigi in concomitanza con l’Esposizione Universale del 1900 (occasione del trionfo del Liberty) e che sicuramente ha tratto ispirazione dalla Secessione Viennese, nel suo legame con il Simbolismo.

Un’altra cosa facile da notare è l’amore per l’ornamento e per le decorazioni, ma direi di passare a quattro esempi per farci un’idea più chiara dei suoi progetti. Gli edifici che ho selezionato sono tutti vicini tra loro e situati in quello che le guide definiscono Quartiere Art Nouveau di Riga, per la precisione nella breva (ma altrettanto preziosa) Alberta iela, costruita tra il 1901 e il 1906, e in Elizabetes iela.

Riga Art Nouveau District


Elizabetes iela 10b

Michail Ėjzenštejn, Casa in Elizabetes iela 10b, Riga
Michail Ėjzenštejn, Casa in Elizabetes iela 10b, Riga

Comincio subito dall’edificio che forse è il più noto tra quelli progettati da Michail Ėjzenštejn, un grande fabbricato di quattro piani che si affaccia su uno dei più importanti boulevard ottocenteschi di Riga.

Si tratta del primo che ho visto e la mia immediata impressione è stata quella di un’Art Nouveau satura, ricca di dettagli e decorazioni. Per un attimo ho persino pensato che si trattasse di qualcosa di eccessivo, grossolanamente contrario allo spirito Ornamento e delitto professato da Adolf Loos a Vienna negli stessi anni della costruzione di questo fabbricato.

Osservando meglio, sono riuscita ad allontanarmi dai pregiudizi e ho iniziato a cogliere quello che è lo spirito dell’Art Nouveau di Riga, un lessico architettonico maturato nel periodo in cui la Lettonia era sotto il dominio della Russia, riflettendone il gusto.

Oltretutto, le decorazioni sono eseguite davvero bene e dimostrano un grande e fantasioso esercizio architettonico. Tra tutto quello che potete vedere di seguito, ho apprezzato moltissimo i grandi volti che chiudono la facciata, originali e belli.


Alberta iela 2a

Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 2a, Riga
Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 2a, Riga

Ci spostiamo ora in Alberta iela, la piccola via caratterizzata da architetture Art Nouveau che abbiamo menzionato prima. In questo caso Ėjzenštejn ci regala un edificio completamente diverso dal precedente nei colori e nella composizione, caratterizzata da una forte verticalità.

Osservando i dettagli, ritroviamo qualcosa di noto, come i volti di donna e lo schema dei decori, ma l’impressione generale è quella di una facciata omogenea e quasi scolpita.


Alberta iela 4

Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 4
Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 4, Riga

La prima cosa che ho notato osservando la facciata di questo edificio sono stati i tre volti di Medusa in alto, che costituiscono un evidente omaggio al Palazzo della Secessione Viennese di Joseph Maria Olbrich (che potete vedere qui). Allargando lo sguardo, mi sono resa conto che forse questo è il più mitteleuropeo tra i progetti di Ėjzenštejn che ho visto, caratterizzato dall’uso dell’intonaco e da decorazioni più limitate ma sempre raffinate e vicine a quello che è il Jugendstil dell’impero austroungarico.

Bellissima: forse meno vistosa ma decisamente fine e studiata.


Alberta Iela 8

Michail Ėjzenštejn Casa in Alberta iela 4, Riga
Michail Ėjzenštejn, Casa in Alberta iela 8, Riga

Per ultimo, ho scelto un secondo edificio in cui l’azzurro è il protagonista. A prima vista può sembrare simile al primo che abbiamo visto, ma è il colore a trarre in inganno: in questo caso la composizione è più moderna, scandita da linee verticali e da decorazioni a parer mio più incisive. Anche qui ritroviamo volti di leone e di donna, caratteristici dei progetti di Michail Ėjzenštejn.


Allora, anche voi siete stati conquistati da questa particolare rivisitazione dell’Art Nouveau?

Visto che il Liberty a Riga non si ferma con Michail Ėjzenštejn, che costituisce il tassello più grande di un grande mosaico, per concludere in bellezza questo post vi lascio anche una galleria di fotografie che ho scattato l’estate scorsa durante la mia esplorazione dei Paesi Baltici.

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