Non sono sempre una sostenitrice dei quadri che rappresentano le persone, ma per fortuna ogni tanto mi capita di scoprire delle opere che hanno il potere di farmi ricredere.
È il caso di Separazione al mattino, un dipinto del 1891 dell’inglese William Rothenstein che ho visto per caso un po’ di tempo fa alla Tate Gallery di Londra.
Non so quale sia il dettaglio che preferite, ma a me piace tantissimo l’utilizzo dello sfondo piatto e volutamente neutro, così da dare alla protagonista del quadro una maggiore profondità e un’aria quasi statuaria. Della ragazza, poi, apprezzo il contrasto tra la rigidezza degli abiti e la tenerezza con cui è dipinto il viso.
Infine, veniamo al dettaglio che preferisco io, l’espressione indecifrabile del volto, insieme malinconica e tranquilla, con una certa consapevolezza che non saprei spiegare. Possiamo solo immaginare il momento di commiato tra i due amanti che dà il titolo all’opera, e goderci la triste magia dell’attimo che segue, quando rimaniamo a contemplare ciò che è già svanito.