Il Babbo Natale di Chagall vola sopra Vitebsk

A pochi giorni da Natale mi viene sempre in mente un’opera di Marc Chagall, un dipinto in grado di evocare ricordi d’infanzia, quando ancora in Umbria, la mia terra natia, nevicava in maniera abbondante, specialmente in questo periodo. In fondo un’opera d’arte ha molti fini: deve stupire, sconvolgere, scandalizzare, portare armonia o inquietudine. Deve dare un’emozioni. A me Sopra Vitebsk regala le emozioni della mia gioventù, quando con la mia famiglia e i miei amici giocavamo in mezzo alla neve alta, durante le vacanze di Natale.

Marc Chagall, Sopra Vitebsk, 1914

L’opera è un dipinto olio su tela realizzato dall’autore non ancora trentenne nel 1914. Nel dipinto Chagall rappresenta una figura volante, sconosciuta, che potrebbe essere un viandante o un mendicante, volare sopra il cielo nebuloso di Vitebsk, città russa che diede i natali all’autore. Il soggetto, delicato e molto evocativo, si concentra soprattutto su tre colori: il bianco, predominante, il nero e l’ocra.

La vivacità del dipinto e le sue linee decise, pulite ma al contempo armoniose, ne fanno un quadro molto piacevole, suggestivo ed evocativo. A proposito dell’uomo volante: considerando i riferimenti biblici tipici dell’autore potrebbe trattarsi del profeta Elia, il quale portava doni ai meritevoli (vi ricorda qualcuno?). L’opera è conservata presso la Art Gallery of Ontario, a Toronto, in Canada.

Marc Chagall, Sopra Vitebsk, 1914
Marc Chagall, Sopra Vitebsk, 1914 – https://ago.ca/collection/object/71/85

A proposito di Marc Chagall

Considero il pittore russo (naturalizzato francese) uno dei miei artisti preferiti, per la pulizia dei disegni, la vivacità dei colori e le emozioni che essi riescono a trasmettere, in perenne equilibrio tra dolcezza, vivacità e un velo di tristezza. La sua nascita coincise con un pogrom durante il quale venne bruciata una sinagoga (da lì la celebre frase di Chagall “Io sono nato morto”). Considerato uno degli artisti simbolo del XX secolo, studiò e lavorò a Parigi, a contatto con altri grandi artisti del suo tempo, come Modigliani e Matisse. Nel corso della sua carriera e della sua vita si confrontò con le due guerre mondiali, con l’olocausto ma anche con altri nuovi contatti, come Picasso. Morì nel 1985, anno della mia nascita, dopo una lunga vita e carriera artistica. Credo che sia l’opera natalizia che prediligo.