Per celebrare l’estate, un invito alla vita: ‘Giorno d’estate’ di Mary Oliver

In questo inizio di estate, che per me coincide con l’inizio di un molto desiderato periodo di tranquillità e pigrizia lecita, vorrei condividere con coi una poesia che trovo bellissima.

L’autrice, Mary Oliver, parte dal racconto di una gloriosa giornata di ozio per arrivare ad interrogarsi sul segreto della vita – vita che, in qualsiasi forma, possiamo solo ammirare e non capire fino in fondo, perché anche nel più piccolo insetto c’è qualcosa di magico che funziona sulla base di un incomprensibile meccanismo molto più grande di noi.

Mary Oliver, Giorno d’estate

Chi ha fatto il mondo?
Chi ha fatto il cigno e l’orso bruno?
Chi ha fatto la cavalletta?
Questa cavalletta, intendo, quella che è saltata fuori dall’erba,
che sta mangiandomi lo zucchero in mano,
che muove le mandibole avanti e indietro invece che in su e in giù
e si guarda attorno con i suoi occhi enormi e complicati.
Ora solleva le zampine chiare e si pulisce il muso, con cura.
Ora apre le ali di scatto e vola via.
Non so esattamente che cosa sia una preghiera;
so prestare attenzione, so cadere nell’erba,
inginocchiarmi nell’erba,
so starmene beatamente in ozio, so andare a zonzo nei prati,
è quel che oggi ho fatto tutto il giorno.
Dimmi, che altro avrei dovuto fare?
Non è vero che tutto muore prima o poi, fin troppo presto?
Dimmi, che cosa pensi di fare
della tua unica vita, selvaggia e preziosa?
Vincent Van Gogh, Campo di grano, 1888
Vincent Van Gogh, Campo di grano, 1888