Quando i fiori diventano opere d’arte: capolavori di 10 grandi artisti

quadri famosi fiori artisti
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Anche se si sta facendo aspettare (per lo meno dalle nostre parti), finalmente la primavera è alle porte, e lo spuntare dei primi fiori può sicuramente essere considerato un gradito segnale di cambiamento.

Ripercorrendo le opere dei grandi artisti della storia dell’arte, possiamo vedere come in molti abbiano rappresentato questa manifestazione della natura nelle maniere più originali, personali e allo stesso tempo figlie del loro periodo storico. Quali rappresentazioni vi vengono in mente? Ecco a voi una galleria che spero vi piacerà!

Albrecht Dürer (1471-1528) 

Cominciamo da Albrecht Dürer, pittore e incisore tedesco rinascimentale, attento nella sua produzione alla vegetazione e al mondo animale. Il suo modo di rappresentare la natura ed in particolare i fiori è quello dello studioso che osserva e riproduce la realtà per comprenderla, non trovate anche voi?

Più che i colori gli interessano i giochi di forme e di volumi, e questo è un aspetto che trovo davvero affascinante.


Margareta Haverman (1693-1739)

Margareta Haverman, Vaso di fiori img
Margareta Haverman, Vaso di fiori

Parlando di un tema delicato come questo, non potevo non inserire Margareta Haverman, una delle donne artiste che nel Settecento in Olanda si sono specializzate in nature morte a tema floreale. In questo caso, parliamo di una figura misteriosa, di cui sono rimasti due soli quadri, questo e un altra tela, anch’essa floreale, conservata a Copenhagen.


Pierre-Joseph Redouté (1759-1840) 

Andando avanti nel tempo, mi è sembrato doveroso inserire anche Pierre-Joseph Redouté, un pittore e botanico francese, perfettamente inserito nel periodo illuminista. I suoi fiori sono rappresentati scientificamente e con intento enciclopedico, arrivando a risultati variegati e sempre equilibrati.

Ho selezionato qualche pagina per rendere l’idea, ma vi invito a scoprirne altre seguendo il link alla pagina dedicata su Wikimedia Commons.


Dante Gabriel Rossetti (1828-1882)  

Anche se si tratta principalmente di ritratti, ho voluto citare i Preraffaeliti e l’importanza simbolica che hanno saputo conferire ai fiori, elementi caratterizzanti dei personaggi dipinti. 

In diversi casi, Dante Gabriel Rossetti inserisce i boccioli di melo (simbolo di buona fortuna associato alla Fiammetta di Boccaccio), oppure caprifogli (amore e voluttà per Venere), o ancora papaveri (per Lilith, simboli di piacere e sonno eterno).


Paul Cézanne (1839-1906) 

Ed eccoci qui, di fronte alle nature morte di Paul Cézanne, uno dei miei artisti preferiti. Anche secondo voi c’è qualcosa di magico e perfetto nei volumi e nelle pennellate dei suoi vasi di fiori?


Claude Monet (1840-1926)  

Le ninfee di Claude Monet sono forse tra le più famose della storia dell’arte, ma bisogna dire che anche con gli altri fiori il nostro amato pittore non se la cavava così male!

Sia in vaso sia nel suo ambiente naturale, la natura gli è congeniale e viene descritta con forme e colori straordinari e freschi.

Se poi Claude Monet non vi stufa mai, ecco un post dedicato alle sue ninfee: Monet e le ninfee: perché dipingere 250 volte lo stesso soggetto?


Vincent Van Gogh (1853-1890)  

Per quanto riguarda gli iris di Vincent Van Gogh, credo proprio che non servano commenti, visto che sono le tinte brillanti e le pennellate animate a parlare. Anche voi li trovate stupendi?


Alfons Mucha (1860-1939)  

Parlando di fiori, credo che non si possa trascurare nemmeno l’Art Nouveau, lo stile floreale per eccellenza. Alfons Mucha è stato un artista molto interessato ai motivi vegetali, che possono diventare sia allegorie (come nelle quattro donne che trovate in alto) sia pannelli decorativi.

Se invece volete scoprire altre sfaccettature della produzione pittorica di questo artista, vi consiglio questo altro post: Alfons Mucha oltre il Liberty: 20 giganteschi quadri per celebrare l’Epopea Slava.


Georgia O’Keeffe (1887-1986)  

Seconda donna di questa galleria, Georgia O’Keeffe, artista americana colta ed eccezionale, riesce a dipingere i fiori come nessuno aveva ancora fatto, ingrandendoli e conferendogli grande matericità e colore.

Si tratta di motivi sensuali e morbidi, femminili e accattivanti, che si spingono ben oltre la rappresentazione della natura.


Egon Schiele (1890-1918) 

Infine, vi lascio con qualche opera del mio adorato Egon Schiele, decisamente più tormentata. Si tratta della prova che anche i fiori possono avere un’anima, quando sono rappresentati da un grandissimo artista.

Se poi ne volete vedere degli altri, ecco il link ad un post che vi piacerà: Fiori che emozionano: Piet Mondrian vs Egon Schiele.


Anche oggi siamo arrivati alla fine, e mi auguro che abbiate apprezzato questa galleria. Chi è stato il vostro preferito? Ho dimenticato qualcuno di importante? Se vi va, fatemi sapere 😉

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