6 opere per conoscere (e amare) Jan Vermeer

Sentendo nominare Jan Vermeer, scommetto che a tutti verrà in mente l’espressione unica e inimitabile della Ragazza col turbante, anche nota come Ragazza con l’orecchino di perla, ed effettivamente bisogna riconoscere che è l’opera più famosa tra quelle attribuite a questo artista.

In generale, non sono molti i dipinti realizzati da Vermeer: ne esistono infatti circa quaranta, distribuiti in una ventina d’anni di attività. In pratica, sono uno ogni sei mesi, una media piuttosto bassina, non trovate? Probabilmente la ragione va ricercata nella sua grande meticolosità, che rendeva ogni tela un’impresa tutt’altro che semplice e veloce.

Ciò che rende Jan Vermeer forse il maggiore esponente dell’arte olandese del Seicento non è dunque la quantità, ma piuttosto la qualità delle sue opere, che sono infatti interessantissime. Prima di scoprirne qualcuna insieme a me, vi lascio una brevissima biografia, per ricordare qualcosa in più sul loro autore.


Chi era Jan Vermeer (1632-1675)?

Figlio di un tessitore e commerciante d’arte, Jan Vermeer nasce e cresce a Delft, dove i genitori gestiscono anche una locanda.

Nel 1647 inizia il suo apprendistato da pittore, mentre nel 1653 diventa membro della Gilda di San Luca, associazione di artisti. Nello stesso anno Vermeer sposa Catherina Bolnes, proveniente da una famiglia più agiata rispetto alla sua, e i due si trasferiscono presso la madre di lei, vedova, che vive nel quartiere cattolico della cittadina.

Nel 1672 una grave crisi economica investe i Paesi Bassi (come conseguenza di un’invasione della Francia) e quello dell’arte è uno dei generi più colpiti, in quanto superfluo. Al momento della morte, Jan Vermeer lascia infatti alla moglie e ai numerosi figli dei debiti, che vengono saldati in cambio della casa e di molti quadri.

Come possiamo definire la sua pittura?

Per definire in maniera schematica la pittura di Vermeer, possiamo individuare due punti principali:

  • Utilizzo della tecnica del pointilléche consiste nella stesura del colore mediante pennellate piccole e ravvicinate, come puntini di colore trasparente e vivido.
  • Probabile uso della camera oscura, strumento ottico (una sorta di antenato del principio della macchina fotografica) che permette di riportare sulla tela la posizione degli oggetti, la loro prospettiva, i decori e la fisionomia delle persone.

Dopo queste veloci nozioni, possiamo immergerci nei suoi capolavori.


#1 Jan Vermeer, Donna che legge una lettera davanti alla finestra, 1657

Johannes_Vermeer_Donna che legge una lettera davanti alla finestra-1657
Johannes Vermeer, Donna che legge una lettera davanti alla finestra, 1657

Realizzato da Vermeer all’età di venticinque anni, questo dipinto viene spesso considerato come il primo in cui l’artista manifesta il suo stile e gli elementi che lo caratterizzano, anche se sono ancora visibili delle influenze che potremmo definire caravaggesche nell’uso della luce.

La scena si svolge in un interno domestico ed è composta da quattro elementi principali: la finestra aperta (con tanto di riflesso), la donna intenta a leggere, la natura morta su panneggio decorato ed il drappeggio verde in primo piano, che sembra volerci separare dal soggetto dell’opera. Come possiamo vedere, si tratta di un quadro che ha già una notevole personalità e che, nonostante la scelta di un’ambientazione cara alla pittura fiamminga, mantiene una sua unicità.

In più, se si osservano i particolari ci si rende conto della straordinaria abilità dell’artista olandese, non trovate anche voi?


#2 Jan Vermeer, Bicchiere di vino, 1659-60

Jan_Vermeer_Bicchiere di vino-1659-60
Johannes Vermeer, Bicchiere di vino, 1659-60

Dovendo selezionare sei quadri tra quelli dipinti da Jan Vermeer, ho inserito il Bicchiere di vino perché mi sembra adatto a mostrare com un grande artista riesce a rendere unici soggetti di per sé non così originali.

Questo dipinto descrive infatti una scena di seduzione non insolita nelle opere di genere della pittura fiamminga, ma in questo caso caratterizzata da originalità e abilità, doti decisamente meno comuni. All’interno di un’abitazione assistiamo ad un uomo che offre da bere ad una ragazza, la quale pare accettare di buon grado. Sulla sinistra, ritroviamo una finestra aperta con tanto di vetrata istoriata che probabilmente rappresenta la temperanza, in opposizione alla protagonista del dipinto.

Anche in questo caso, la tecnica è ineccepibile, così come la cura per i dettagli impreziosisce l’ambiente e gli abiti.

Prima della fine dell’articolo ritrovare un altra variante su questo tema eseguita da Vermeer, segno che si trattava di un argomento di suo interesse.

 

Jan_Vermeer_Bicchiere di vino-1659-60-part
Johannes Vermeer, Bicchiere di vino, 1659-60, particolare

#3 Jan Vermeer, Lattaia, 1660

Johannes_Vermeer_Lattaia-1660
Johannes Vermeer, Lattaia, 1660

Quello della Lattaia di Jan Vermeer è un quadro che mi piace moltissimo anche se sono la prima a non comprenderne a fondo il motivo. La donna ritratta non ha una bellezza folgorante, lo sfondo è spoglio e la scena è assolutamente quotidiana e comune, però c’è qualcosa di nobile e affascinantissimo. 

Anche in questo caso, il tema della cucina non è un’invenzione dell’artista, ma un genere che si diffonde nei Paesi Bassi dal Cinquecento e che viene reinterpretato con una nuova chiave di lettura. L’interesse non è rivolto al carattere pittoresco dell’insieme, ma piuttosto alla solennità e alla sacralità di un gesto assolutamente ripetitivo ma nobile.

La stanza è spoglia e semplice e la sagoma robusta della cuoca emerge dai contrasti di luce e colore, sapienti giochi che riescono a trasformare quest’opera in un capolavoro. Spero di non essere l’unica ad esserne così appassionata!

 


#4 Jan Vermeer, Veduta di Delft, 1660-61

Johannes_Vermeer_veduta di Delft-1660-61
Johannes Vermeer, Veduta di Delft, 1660-61

Forse non tutti sanno che Jan Vermeer non ha dipinto solo nature morte e figure, ma anche due paesaggi, entrambi raffiguranti la città natale di Delft. 

La questione si fa interessante nel momento in cui ci si rende conto che questo artista è stato anche un bravo paesaggista (e voi ormai saprete quanto io ami questo genere pittorico). Questa veduta è caratterizzata dalla luce più che dalle architetture (che pure sono belle), e l’impressione che risulta è quella di una giornata in cui il cielo è azzurro, ma il sole è nascosto dalle nubi.

Sarò di parte, ma io lo trovo un quadro notevole! E per quanto riguarda il secondo paesaggio realizzato da Vermeer, non vi resta che procedere nella lettura del post e lo troverete.


#5 Jan Vermeer, Ragazza con il turbante, 1665

Johannes Vermeer, Ragazza col turbante-1665-2
Johannes Vermeer, Ragazza col turbante, 1665

Veniamo ora al capolavoro indiscusso di Jan Vermeer, la famosa Ragazza col turbante (o con l’orecchino di perla), opera che ha ispirato libri ed incuriosito ogni osservatore.

Si tratta forse dell’unico ritratto realizzato da questo artista in cui non esiste uno sfondo e in cui nessun altro particolare distoglie l’attenzione dal volto della bellissima ragazza che, raffigurata di tre quarti, ci osserva dischiudendo appena le labbra.

Ci sono molte storie dietro quest’opera e dietro l’anonima musa ispiratrice, ma io oggi preferisco concentrarmi su ciò che trovo conti davvero, la raffinata perfezione di questo dipinto, senza perdermi in superflue parole.


#6 Jan Vermeer, Allegoria della pittura, 1666

Jan_Vermeer_allegoria della pittura-1666
Johannes Vermeer, Allegoria della pittura, 1666

L’ultimo quadro di questa selezione dedicata a Jan Vermeer è l’Allegoria della pittura, una scena che forse può raccontarci qualcosa in più del mondo in cui questo artista ha vissuto e lavorato.

L’ambientazione è infatti quella di un atelier, in cui un pittore (che raffiguri l’autore stesso?) è intento a raffigurare una modella, che tiene in mano un libro (la storia) e una tromba (la gloria), mentre la testa è cinta da foglie d’alloro. La scena è impreziosita da un panneggio decorato in primo piano e dalla grande carta geografica sullo sfondo.

Devo dire che trovo davvero buffo l’abbigliamento dell’artista, all’ultimo grido per la moda del tempo, e rimango invece conquistata dagli equilibri cromatici e compositivi che portano in nostro sguardo dritto verso la veste azzurra della musa.

Jan_Vermeer_allegoria della pittura-1666-part
Johannes Vermeer, Allegoria della pittura, particolare

In conclusione, visto che scegliere sei opere è stata un’impresa davvero ardua e che ci sono altri quadri che avrei condiviso ben volentieri con voi, vi lascio una galleria di altri dipinti di Jan Vermeer che secondo me sono bellissimi e soprattutto che possono completare concettualmente e visivamente la carrellata di oggi.

Tra gli altri, troverete il secondo (e ultimo) paesaggio a lui attribuito e un’altra versione del tema bicchiere di vino (come la #2), forse ancora più esplicita.

SalvaSalva

SalvaSalvaSalvaSalva