I paesaggi del Gruppo dei Sette: quando la natura del Canada diventa arte (II)

Se anche voi, come me, siete appassionati di pittura paesaggistica e dei grandi spazi che i climi freddi spesso regalano, credo proprio che apprezzerete le opere che sto per mostrarvi oggi.

Non è la prima volta che parlo di un collettivo di artisti canadesi dediti alla riproduzione della natura sconfinata e chiamati Gruppo dei Sette, ricordate? (Ecco il link per chi volesse rinfrescarsi la memoria: Quando la natura diventa protagonista: il Gruppo dei Sette e la bellezza dei paesaggi canadesi)

Dopo essere nuovamente incappata in qualche loro bella immagine nel web, ho pensato che fosse il momento buono per tornare in argomento: vorrei infatti concentrarmi su due dei protagonisti, ma prima partirei da una piccola introduzione.

Il Gruppo dei Sette

Tutto inizia circa così, per farla molto veloce: una sera del 1913 il pittore canadese Lawren Harris invita altri sei colleghi (J.E.H. MacDonald, Arthur Lismer, F.H. Varley, Frank Carmichael e Frank Johnston, che abbandonerà la prima sera)  a casa sua, per parlare di un futuro comune all’insegna dell’arte. Nasce quindi il Gruppo dei Sette, a cui si aggiunge presto Tom Thomson, un gruppo che organizza delle esposizioni e che lavora unito per rappresentare la natura artica (e pre-artica) in tutte le sue sfumature.

Il risultato sono una serie di opere che mostrano il mondo del grande nord, una realtà glaciale, fredda e a suo modo colorata. Se nello scorso post ne avevo parlato in maniera generica, oggi, come anticipato, mi limiterò a due di loro e al modo bellissimo in cui hanno rappresentato il Canada ed in particolare l’Ontario, dalle parti (nemmeno troppo artiche) del Lago Superiore e dell’Algonquin Park.

Tom Thomson

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T. Thomson, the jack pine.

Di Tom Thomson adoro gli alberi e l’impressione del vento che quasi si riesce a percepire attraverso la tela. Apprezzo le pennellate svelte dei piccoli lavori che hanno tutta l’aria di essere degli studi (forse realizzati en plein air) e la ricercatezza delle grosse tavole, che spesso sono caratterizzate da una texture volutamente vistosa.

Le opere che riporto sono prese dalla galleria virtuale di Wikimedia Commons: se siete incuriositi se ne possono vedere anche delle altre, altrimenti la seguente è la mia selezione.


Lawren Harris

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Lawren Harris, Algoma (Sketch 48)

A colpirmi, nei quadri Lawren Harris (ideatore del Gruppo dei Sette), sono invece principalmente due caratteristiche: l’utilizzo, più o meno ardito, dei colori complementari e l’evoluzione dei suoi paesaggi canadesi, che da tradizionali nel corso degli anni arrivano ad essere sempre più moderni ed allineati alle ricerche delle varie avanguardie.
Non trovate anche voi che ci sia qualcosa di davvero interessante nella semplificazione dei suoi soggetti, sia se si parla di alberi sia di montagne?

In questo caso, per chi volesse approfondire, consiglio la pagina di Wikiart (da cui ho tratto molte immagini e dove si trova una breve biografia dell’artista) e un bell’articolo reperibile sul sito dell’Hammer Museum di Los Angeles (da cui ho preso anche altre immagini).


In conclusione, posso soltanto dirvi che spero proprio che abbiate apprezzato queste opere, anche perché io le trovo davvero degne di nota.

E tra questi due artisti così diversi (nonostante la stessa ispirazione e l’appartenenza al Gruppo dei Sette) ce n’è uno che preferite, oppure un quadro che vorreste appendere a casa? Sono curiosa! 😉

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