Storie d’estate: come hanno elogiato il sole i grandi artisti?

Vincent Van Gogh, Campo di grano con cipressi

Se la primavera è la stagione con i colori più saturi e variegati, l’estate è il trionfo della luce del sole, soprattutto per noi mediterranei. In realtà vi confesso che ho sempre pensato che fosse il periodo dell’anno meno interessante dal punto di vista pittorico, però in questi giorni di ricerche per il blog mi sono dovuta ricredere.

La verità è che riprodurre l’estate è una bella sfida ma anche un divertimento per ogni artista, libero di inseguire il piacere e di rappresentare quello che è più caratteristico della sua cultura. Vi invito quindi a godervi qualche bel dipinto, così posso provare a convincere anche voi. 😉


Claude Monet

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Claude Monet, Campo di papaveri in estate.

Se si parla di luce, non si può che cominciare da Claude Monet, il re del colore e dell’emozionante pittura en plein-air

La sua estate è caratterizzata dalle ombre scure e colorate che si vedono alle nostre latitudini, insieme a personaggi che passeggiano godendosi i mesi più belli dell’anno. Il cielo è azzurro e placido così come il mare, mentre i campi sono vitali e colorati.

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Claude Monet, Passeggiata sulla scogliera a Pourville.

Pierre Auguste Renoir

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Pierre Auguste Renoir, Paesaggio estivo.

Dopo Monet, ho voluto ricordare anche Renoir, un altro impressionista che fa della riproduzione della natura uno dei suoi cavalli di battaglia. Il colore dei fiori di campo ricorda molto l’estate, non lo pensate anche voi?


Vincent Van Gogh

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Vincent Van Gogh, Campo di grano con cipressi

Parlando di campi di grano, il richiamo a Vincent Van Gogh è immediato. Per questo immenso artista l’estate è qualcosa che colpisce gli occhi ed il cuore, un momento dell’anno che diventa un’emozione.

Il cielo del primo dipinto ricorda i pomeriggi afosi di luglio, mentre in basso il sole divora tutto ciò che lo circonda in un caso, e nell’altro le nubi temporalesche rabbuiano il panorama, rendendolo improvvisamente fosco. (Per chi fosse interessato, ecco il link ad un bel post su Campo di grano con volo di corvi)


Paul Cézanne

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Paul Cézanne, La riviera.

Nei quadri di Paul Cézanne invece sembra quasi di percepire l’aria densa delle calde ed infinite giornate del sud della Francia. Dopotutto uno degli intenti della sua ricerca è proprio quello di riprodurre la consistenza dell’aria.

In basso, non ho resistito alla tentazione di allegare una delle versioni del Mont Sainte Victoire, parte di un ciclo che mi sta molto a cuore e di cui ho parlato in questo post.

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Paul Cézanne, Monte Sainte-Victorie.

Edvard Munch

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Edvard Munch, La voce, notte d’estate

Per Edvard Munch anche questa stagione è piena di spettri.  Oltre la presenza di figure biancovestite e inquietanti, la cosa interessante è anche la sua rappresentazione dell’estate del nord Europa, in cui la notte rimane chiara e le tenebre non esistono quasi.

Non ci posso fare niente, ho un vero debole per questo artista! E se anche voi condividete questa mia passione, vi consiglio questo post: Il Fregio della vita: cosa esprime la raccolta delle più belle opere di Edvard Munch?

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Telemaco Signorini

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Telemaco Signorini, Il muro bianco.

Finalmente arriviamo in Italia e, grazie a Telemaco Signorini, abbiamo l’occasione di riconoscere quella luce che accomuna e caratterizza la nostra bellissima penisola.

Vi invito a cliccare su questi quadri e a goderveli uno per uno, perché davvero hanno dei dettagli che meritano di essere guardati con calma.


Alfons Mucha

In pieno stile Art Nouveau, l’estate diventa per Alfons Mucha il trionfo della vita dei campi. Ho scelto per voi due versioni diverse ma ugualmente belle: da una parte l’allegoria della mietitura e dall’altra il languore dei pomeriggi afosi e pigri.


Piet Mondrian

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Piet Mondrian, Notte d’estate.

Anche per Piet Mondrian, un altro nordico (per la precisione olandese), quella che solletica l’interesse è la notte estiva, carica di colori e di luci soffuse. Questi quadri ci regalano in effetti un’atmosfera fiabesca e magica, veramente lontana delle opere mediterranee.

Se i paesaggi di Piet Mondrian vi hanno incuriosito, vi propongo anche un articolo a tema: Le opere figurative di Piet Mondrian: la geometria invade i paesaggi.


Marc Chagall

Come sempre, Marc Chagall sceglie invece di raccontarci delle storie. L’estate non è soltanto una stagione ma piuttosto la somma di ciò che accade in questa stagione, che sia lavoro oppure piacere. Così, da una parte vediamo la mietitura sotto il sole e dall’altra la vita di mare, immersa in una luce azzurrina e fatata.


Edward Hopper

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Edward Hopper, La lunga tratta.

Per ultimo ho lasciato un artista per cui in realtà ho una grandissima stima, il portavoce dell’America della prima metà del Novecento.

Quella di Hopper è un’estate decisamente più azzurra e solitaria, atlantica molto più che mediterranea. Ricorda le ragazze vestite leggere, fresche e pronte per uscire, così come racconta la necessità di incontrarsi nelle sere estive in cui il buio porta finalmente con sé un po’ di brezza. Non vi sembra di avere vissuto almeno una delle scene che ho selezionato?

Se poi le opere di Edward Hopper non vi bastano mai, ecco un articolo dedicato a lui: Tre motivi che rendono Edward Hopper un grande artista.


Direi che per oggi sono arrivata alla fine, anche se sicuramente avrò saltato qualche opera che si sarebbe meritata di entrare in questa galleria. Vi viene in mente qualche quadro che ho dimenticato? E qual è il vostro preferito tra quelli che ho selezionato?

Sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate! 🙂