Turner e l’Italia: le nostre città nei suoi disegni

J. M. W. Turner, Napoli, Monte Sant'Angelo e Capri.

Riuscite ad immaginare un viaggiatore solitario e insaziabile che per sei mesi gira l’Italia con un taccuino e una matita tra le mani, continuamente impegnato nella riproduzione di quello che ha di fronte? Ecco, in un modo decisamente più semplice (e in molti casi meno nobile), anche noi facciamo la stessa cosa quando scattiamo infinite foto in giro per il mondo.

Come vi raccontavo nello scorso post (chi se lo fosse perso può cliccare qui!), Joseph Mallord William Turner durante il suo soggiorno in Italia non si è fermato un attimo, riempiendo centinaia di pagine con i suoi disegni, oggi consultabili online a questo link.

Spesso i suoi schizzi appaiono come degli scarabocchi, un insieme di poche linee nervose e veloci che servono a fissare nella mente l’impressione di un momento. Eppure, nel momento in cui si tratta di un luogo che conosciamo, ecco che i tratti rapidi diventano precisi contorni di quella che è una chiara immagine nella nostra memoria. Non mi credete? Allora scorriamo insieme questa selezione che vi ho preparato!


Torino

Façade of S. Giovanni, the Cathedral at Turin 1819 by Joseph Mallord William Turner 1775-1851
J. M. W. Turner, facciata del Duomo di S. Giovanni a Torino.

Ovviamente il mio spirito campanilista mi impone di iniziare dalla città che conosco meglio, dicendo come scusa che è la prima immortalata dall’artista, arrivato in Italia dal Moncenisio.

Come si può vedere, nella capitale sabauda Turner sembra essere stato affascinato in primo luogo dall’architettura, manifesto di quel barocco così poco convenzionale, una sfumatura stilistica che forse in Inghilterra era ancora poco nota. 

Non so voi, ma io ho l’idea che sia rimasto stregato in particolare dalla Cappella della Sindone (che, per chi non la conoscesse, è visibile cliccando qui, in una foto di MuseoTorino antecedente all’incendio che l’ha rovinata).


Bologna

Bologna colpisce l’osservatore per le sue torri, siano esse religiose o civili, e anche Turner non è rimasto immune al suo fascino medievale. Sullo sfondo poi è impossibile non riconoscere il landmark per eccellenza: il Santuario della Madonna di San Luca, lontano e adagiato sulle colline.


Tivoli

Tivoli 1819 by Joseph Mallord William Turner 1775-1851
J. M. W. Turner, Tivoli.

Esistono moltissimi schizzi e acquerelli che l’artista ha realizzato a Tivoli, probabilmente perché ha soggiornato poco lontano per un relativamente lungo periodo di tempo. Dovendo scegliere, ho deciso di proporvi opere che mostrano altre due interessanti tecniche utilizzate da Turner.

In primo luogo il mio adoratissimo acquarello, che gli ha permesso di immortalare non solo le linee ma anche i colori e le sfumature dell’Italia mediterranea che aveva davanti. Per seconda è molto interessante la scelta di utilizzare fogli già grigi, così da poter disegnare sia le ombre sia le luci, con lo scopo di ricreare l’atmosfera dei luoghi.


Napoli

Naples: the Castle of the Egg 1819 by Joseph Mallord William Turner 1775-1851
J. M. W. Turner, Napoli e il Vesuvio.

Napoli si presenta come un vero trionfo di colore. Anche in questo caso ci sono molte opere tra cui scegliere, tutte meravigliose! In questo caso non è solo l’architettura a colpire l’occhio di Turner, ma piuttosto la sua integrazione con il paesaggio, come è visibile anche nell’immagine inserita all’inizio di questo articolo.


Pisa

The Duomo and Campanile, Pisa 1828 by Joseph Mallord William Turner 1775-1851
J. M. W. Turner, il duomo e la torre di Pisa.

Quello che mi diverte di Pisa è invece il grande numero di particolari che compongono lo schizzo qui in alto, come se Turner non volesse dimenticare nulla della città toscana. In effetti la mia idea è che volesse poi realizzare un quadro a partire da questi schizzi, opera mai dipinta una volta di ritorno in Inghilterra.

Quella che curiosamente è invece diventata un’illustrazione è invece la bozza della chiesa di Santa Maria della Spina, visibile in basso (e scusate per la bassa risoluzione).


Firenze

Florence from San Miniato circa 1828 by Joseph Mallord William Turner 1775-1851
J. M. W. Turner, Firenze da San Miniato.

Infine, non potevo non citare Firenze. Purtroppo questo quadro, realizzato qualche anno dopo a partire dai quaderni di viaggio, è disponibile solo con una bassa risoluzione, cosa che mi spiace molto. Il capoluogo toscano sembra intrigare Turner più che per l’architettura per la sua simbiosi con l’Arno, un legame che non tutte le città hanno con i fiumi su cui si affacciano.


Detto questo, ho terminato il mio excursus per le città italiane. Vi ha incuriosito?

Se invece abitate in città che non ho nominato, potete comunque curiosare nell’archivio della Tate Gallery, visto che sono presenti moltissimi altri centri urbani che ho dovuto trascurare per mettere la parola fine a questo post che sarebbe potuto diventare potenzialmente infinito!

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