La nostra povera Firenze e le angherie che deve subire

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Credo che tutti abbiate avuto modo di vedere le immagini del Lungarno sprofondato gli scorsi giorni a pochi metri da Ponte Vecchio, complice una perdita d’acqua che ha eroso indisturbata un bel pezzettone di quartiere.

Ecco, questa è solo una delle due cose assurde che sono capitate a Firenze negli scorsi giorni, la più grave sicuramente ma forse la meno scandalosa. Ha provocato un grande disagio ed un altrettanto notevole danno, però è possibile difendere la rete idrica municipale dicendo che a volte i vecchi tubi si guastano. È anche vero che sicuramente si potrebbe programmare una manutenzione generalizzata della rete, se non risultasse meno costosa una perdita d’acqua rispetto ai lavori per risistemarla. Questo però è un altro discorso in cui non mi avventuro perché non voglio dilungarmi e non mi sento abbastanza informata.

Quello che a me sta più a cuore è il secondo avvenimento, un fatto di cui si è parlato molto meno.


La multa al direttore degli Uffizi per “collocazione abusiva di mezzi pubblicitari lungo la strada”

Per farla breve, negli ultimi tempi Eike Schmidt, storico dell’arte e direttore degli Uffizi da circa otto mesi, ha registrato un audio in prima persona, in inglese e italiano, con cui mette in guardia i visitatori dai ladri, dai bagarini e dai venditori abusivi e offre una serie di suggerimenti per orientarsi fra code e biglietti senza perdere troppo tempo o farsi fregare.

Non male come idea, non trovate? Invece i vigili urbani fiorentini hanno pensato bene di multarlo per “collocazione abusiva di mezzi pubblicitari lungo la strada“. In questa frase noterei due particolari interessanti: per prima cosa il messaggio audio in realtà non era pubblicitario ma informativo e in secondo luogo gli altoparlanti non erano lungo la strada ma all’interno del porticato del Palazzo degli Uffizi, area di pertinenza demaniale (del museo) e affacciante ma non facente parte della piazza municipale antistante.

Nonostante queste obiezioni, non ci sono state ragioni: nemmeno in colloquio tra il sindaco e il direttore è servito a fare cambiare idea ai puntigliosissimi vigili fiorentini.

Florence Italy

In quale altro stato del mondo viene multato chi agevola la fruizione di un bene culturale al posto di chi lo affolla sicuramente senza permesso?

Mi viene da pensare che una tale celerità da parte del corpo di polizia municipale nasconda un certo interesse nei confronti dei venditori. Sono io maliziosa o anche a voi viene in mente che a Firenze, così come in altre città italiane, ci sia un motivo se la presenza costante degli ambulanti non è contrastata?

Povero direttore degli Uffizi, probabilmente abituato allo stile di vita germanico! Ingenuamente forse non ha tenuto conto dei permessi e delle scartoffie che smorzano ogni entusiasmo dalle nostre parti, e nemmeno ha considerato tutta la rete di bustarelle che tiene insieme le nostre città e soprattutto chi ci governa.


Nel bel Paese le cose vanno così dai tempi dell’Antica Roma, quindi qualcuno dirà che tanto vale adeguarsi. Invece io continuo ad andare in direzione ostinata e contraria affermando che un sistema del genere deve essere fermato a partire dalle piccole cose, se vogliamo davvero uscire dalla situazione in cui siamo.

La politica non avrà significato e i nostri centri urbani continueranno ad essere bistrattati sino a quando qualcosa non inizierà a girare diversamente.

Io mi auguro che Eike Schmidt non si pieghi al sistema e che abbia il coraggio di lottare in nome dell’istituzione secolare e prestigiosa che rappresenta. Allo stesso tempo mi auguro che il vento cambi anche per evitare che sprofondino altre porzioni delle nostre città.

Perché alla fine è vero che le perdite esistono ma è anche vero che ci dovrebbe anche essere gente pagata per vigilare su questo, impiegati che probabilmente già ci sono e vengono puntualmente pagati.