Storie di primavera: la rinascita attraverso gli occhi dei grandi artisti

Dal punto di vista cromatico la primavera è uno spettacolo continuo, non siete d’accordo con me? Nel mese di marzo gli alberi si colorano di un verde sempre più saturo, per poi lasciare lo spazio alle più incredibili fioriture nei mesi successivi, che donano alla terra un mantello vivace delle tinte dell’arcobaleno. Allo stesso tempo le giornate si fanno più lunghe e il sole più caldo e forte.

Cercare di ritrarre questa stagione è una sfida e soprattutto un piacere per ogni artista, così in questo post troverete una selezione di quadri su questo tema.


Sandro Botticelli

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Sandro Botticelli, Primavera.

Ovviamente non potevo che partire da qui. La Primavera di Botticelli, che affronta il tema dal punto di vista mitologico, è una giovane donna bellissima con un abito floreale e petali in grembo da spargere al suo passaggio. In più è impossibile non notare l’abbondanza di fiori nel prato e sulle piante, insieme alla presenza di Mercurio che scaccia via le nuvole, residuo di una stagione peggiore.


Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich: "Hügel und Bruchacker bei Dresden".
Caspar David Friedrich, Campagna e campi vicino a Dresda.

Caspar David Friedrich, grandissimo esponente del Romanticismo, solitamente colpisce per i suoi paesaggi solitari e selvaggi, notturni e invernali, ma in questo caso la primavera ingentilisce e scalda anche le sue pennellate generalmente ben più austere. Le sagome scheletriche degli alberi sono addolcite dalle nuove foglioline, mentre l’ombra si colora di tinte più vivaci. 

Per i curiosi, ecco un articolo interamente dedicato alle opere di questo artista: Caspar David Friedrich: 6 opere per conoscere il padre del Romanticismo.


Claude Monet

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Claude Monet, Le rive del fiume Epte in primavera.
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Claude Monet, Tre alberi in primavera.

Che Claude Monet sia un mago con i colori non è sicuramente una novità, però nelle sue opere vi dirò che riesce sempre a stupirmi.

Dedicandosi al tema della primavera, riesce a riprodurre sulla tela delle sfumature incredibili e delicatissime. (Su Claude Monet e i suoi studi, ecco un altro articolo in tema: Il giardino segreto di Claude Monet)

I paesaggi si tingono di un verde acceso mentre un’atmosfera rosata riempie l’aria.

La sua grande esperienza nello studio della luce dal vivo conduce ad esiti sbalorditivi che trasformano una veduta apparentemente banale in un dipinto studiato e incisivo, in cui i blu bilanciano perfettamente i gialli e le tinte delle terre e il cielo sembra consistente e materico.

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Claude Monet, Campagna.

Pierre Auguste Renoir

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Pierre Auguste Renoir, Periferia.

Quello che rende speciali i dipinti di Renoir sulla primavera è invece l’effetto del primo sole tra le foglie. Guardando questo dipinto ad olio sembra di sentire il tepore sulla pelle e l’aria fresca che se si resta all’ombra fa ancora venire i brividi.

Questo artista arriva ad immortalare la vegetazione che rinasce e torna ad essere lussureggiante e vigorosa, celando gli edifici in secondo piano.

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Pierre Auguste Renoir, Roseto a Wargemont.

Vincent Van Gogh

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Vincent Van Gogh, Albicocchi in fiore.

Anche nei lavori di Van Gogh, così come in quelli di Claude Monet, il colore è l’assoluto protagonista, insieme al tratto vigoroso, energico e drammatico.

La serie dei mandorli in fiore che vi propongo (non ho saputo escluderne nessuno!) è un insieme di incredibili capolavori, non siete d’accordo con me?

Qualunque parola in più sarebbe inutile, l’importante è osservarli e lasciarsi trasportare.

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Vincent Van Gogh, Mandorlo in fiore.
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Vincent Van Vogh, Campagna in primavera.
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Vincent Van Gogh, Mandorli in fiore.

Piet Mondrian

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Piet Mondriaan, Fattoria vicino a Duivendrecht.

Piet Mondrian ci regala invece una primavera quasi tetra, perfettamente nel suo stile (prima delle righe geometriche, intendo 😉 ). Questo angolo di mondo lontano dal Mediterraneo si sveglia più lentamente rispetto alla Francia e all’Italia, così mentre le luci sono già primaverili gli alberi sono ancora bruni e scheletrici.

Allo stesso tempo però l’erbetta dei prati è già vivace e coloratissima, tradendo la stagione che avanza e sbeffeggiando tutta l’oscurità ostentata.

Se i paesaggi di Piet Mondrian vi hanno incuriosito, vi propongo anche un articolo a tema: Le opere figurative di Piet Mondrian: la geometria invade i paesaggi, oppure un altro post dedicato alla sua deriva astratta: Piet Mondrian: opere e pensiero del padre dell’Astrattismo geometrico.

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Piet Mondrian, Sole di primavera.

Alfons Mucha

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Alfons Mucha, Allegoria dell’inverno.

In pieno stile Art Nouveau, per Alfons Mucha la primavera ricorda per certi versi quella di Botticelli da da cui siamo partiti.

La stagione è simboleggiata da una ragazza bellissima che regge dei fiori. Le tonalità dominanti sono quella del verde chiaro, del rosa e del rosso, non a caso i colori che meglio rappresentano le sfumature di questo periodo dell’anno.

Fa parte di un ciclo di allegorie delle quattro stagioni. Ne esistono anche delle altre versioni, come quella che si può vedere su Wikimedia Commons, cliccando qui.

(Perdonate la qualità scarsetta dell’immagine: non ne ho trovate di migliori ma ci tenevo comunque ad inserirla).


Gustav Klimt

Gustav Klimt Giardino italiano quadro paesaggio
Gustav Klimt, Giardino italiano, 1913

Nei meravigliosi paesaggi di Gustav Klimt (di cui abbiamo parlato qui nello specifico: Per andare oltre il bacio: i paesaggi di Gustav Klimt), la primavera assume i mille colori e le forme variegate di un tripudio di fiori annegati nel verde.


Egon Schiele

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Egon Schiele, Campo in fiore.

Sicuramente questo quadro non è uno dei primi a cui si pensa quando ci si riferisce a Egon Schiele. I fiori effettivamente non sono tra i suoi soggetti più presenti, anche se in realtà esistono numerosi dipinti e disegni che ritraggono girasoli, crisantemi o iris, per fare degli esempi che mi vengono in mente. (Se invece volete leggere altro su questo straordinario artista, ecco il link ad un articolo dedicato a lui: Egon Schiele: perché amare questo artista e le sue opere?)

La sua non è una primavera ricca di riferimenti simbolici e di speranza, ma piuttosto l’esito di un’analisi del mondo che ci circonda, la riproduzione accurata di alcuni particolari della natura.

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Egon Schiele, Fucsia.

René Magritte

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René Magritte, Primavera.

Ultimo di questa galleria, Magritte ci mostra come sia possibile giocare anche con la primavera, trasformandola in un’illusione sofisticata e surreale. Non so voi, a me i suoi quadri fanno impazzire! (E se ne volete vedere altri, vi consiglio questo articolo: Esplorando le illusioni di René Magritte)


Direi che per oggi sono arrivata alla fine, anche se sicuramente avrò saltato qualche opera che si sarebbe meritata di entrare in questa galleria. Vi viene in mente qualche quadro che ho dimenticato? E qual è il vostro preferito tra quelli che ho selezionato?

Sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate! 🙂